Flora e vegetazione

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Flora e vegetazione

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Le attività di monitoraggio saranno condotte per individuare a livello floristico e vegetazionale lo stato attuale delle aree non ancora indagate negli studi precedenti e delle aree che saranno temporaneamente occupate in fase di costruzione e destinate al recupero vegetazionale.

Durante studi pregressi sono state condotte le seguenti attività:
  • rilievo quali-quantitativo della flora;
  • analisi multispettrale per il rilievo della copertura biofisica del suolo e stress della vegetazione naturale;
  • identificazione e individuazione di singoli individui arborei di pregio.
In aggiunta ai suddetti studi, durante la baseline, verranno condotte le seguenti attività:
  • studio delle diatomee acquatiche;
  • studio delle macrofite acquatiche;
  • monitoraggio delle condizioni vegetative, fitosanitarie e del bioaccumulo degli individui arborei di pregio da preservare;
  • biomonitoraggio della flora lichenica;
  • biomonitoraggio della flora briofitica.
Sono stati individuate le seguenti postazioni di monitoraggio:
  • 86 individui arborei di pregio sulle quali verranno monitorate le condizioni vegetative, fitosanitarie e del bioaccumulo;
  • 4 stazioni di biomonitoraggio regionale (Corleto Perticara, Guardia Perticara, Gorgoglione, bianco regionale, ovvero la stazione di riferimento regionale) sulle quali verrà effettuato il biomonitoraggio della flora lichenica e briofitica naturale;
  • 8 stazioni, coincidenti con quelle del monitoraggio della qualità dell’aria, (Gorgoglione, Corleto Perticara, Guardia Perticara, Frazione Castagna, Masserie Fabbricato, Petrini, Supplente e Laudisio) presso le quali verrà effettuato il biomonitoraggio della flora briofitica trapiantata.

Nella tabella sottostante si riportano le frequenze previste per il monitoraggio della vegetazione e della flora:

Codice attività
Frequenza
VVF – Monitoraggio delle condizioni vegetative, fitosanitarie e del bioaccumulo degli individui arborei di pregio da preservare trimestrale per 1 anno (condizioni vegetative e fitosanitarie) e unica (bioaccumulo)
VLI – Biomonitoraggio della flora lichenica come indicatore biologico (IBL) Unica
VLN – Biomonitoraggio della flora lichenica naturale come bioaccumulatore Unica
VBN – Biomonitoraggio della flora briofitica naturale come bioaccumulatore Unica
VBT – Biomonitoraggio della flora briofitica trapiantata come bioaccumulatore Unica
Monitoraggio delle condizioni vegetative, fitosanitarie e del bioaccumulo degli individui arborei di pregio
Nei pascoli arborati e nei boschi radi in cui si sviluppa il tracciato di collegamento fra il fondovalle e la zona del Centro Olio è stata messa in risalto, durante i precedenti studi, la presenza di individui arborei monumentali. Si tratta di individui arborei di notevoli dimensioni e di grande pregio sia dal punto di vista paesistico che della biodiversità. Pertanto è stato necessario predisporre un programma di monitoraggio delle condizioni vegetative e fitosanitarie degli individui arborei di pregio da preservare presenti lungo la strada di accesso al Centro Olio, al fine di valutare gli impatti derivanti dalla costruzione del nuovo tracciato e dall’emissione di gas e polveri in atmosfera. Il protocollo di indagine fitosanitaria prevede la raccolta di informazioni descrittive e materiale fotografico e  verrà ripetuto con cadenza trimestrale. Il monitoraggio si concentrerà sullo stato degli alberi ubicati al margine della strada di accesso al Centro Oli. Inoltre su alcuni individui arborei di pregio da preservare è previsto il monitoraggio del bioaccumulo, mediante prelievo di apparato fogliare e successiva analisi di laboratorio, dei seguenti contaminanti:
  • PCB – compresi i seguenti congeneri
  • IPA [benzo(a)pirene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, benzo(j)fluorantene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3-cd)pirene, dibenzo(a,h)antracene];
  • metalli pesanti (Pb, As, Cd, Ni, Al, Ti, Cr, V, Mn, Hg).
Biomonitoraggio Flora Lichenica e Briofitica
La flora lichenica e briofitica sarà utilizzata come indicatore biologico e bioaccumulatore per la valutazione della qualità dell’aria e degli eventuali impatti sulla flora e sulla vegetazione dovuti all’inquinamento atmosferico. Questi taxa sono ampiamente utilizzati al fine di monitorare la presenza di sostanze gassose, in particolare di anidride solforosa, e l’accumulo di IPA, PCB e metalli pesanti.

Flora lichenica come indicatore biologico (IBL)
Il monitoraggio tramite IBL sarà effettuato presso le stazioni di biomonitoraggio regionali di Corleto Perticara, Guardia Perticara, Gorgoglione e la stazione di bianco regionale, ovvero la stazione di riferimento regionale. Il disegno del monitoraggio avverrà tramite l’identificazione di una griglia di rilevamento basata su Unità di Campionamento Primaria (UCP) e Unità di Campionamento Secondarie (UCS). All’interno di tali unità verranno individuati gli alberi in possesso delle caratteristiche di rilevabilità (forofita) sui cui tronchi effettuare i monitoraggi secondo quanto indicato dal Manuale ANPA 2/2001.

Flora lichenica naturale come bioaccumulatore
Sugli stessi alberi selezionati per il calcolo dell’IBL, ma all’esterno del reticolo di campionamento, si effettuerà il prelievo di campioni di almeno tre specie licheniche differenti in ciascuna stazione (ove presenti). La scelta della specie licheniche viene fatta in base alla sua frequenza e distribuzione sul territorio, alla quantità disponibile e alle sue caratteristiche morfologiche. I campioni prelevati saranno sottoposti a comuni procedure di spettrofotometria e gascromatografia per rilevare la presenza delle seguenti sostanze, al fine di determinare fenomeni di bioaccumulo delle classi di contaminanti quali PCB, IPA e metalli:
  • PCB; compresi i seguenti congeneri
  • IPA [benzo(a)pirene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, benzo(j)fluorantene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3-cd)pirene, dibenzo(a,h)antracene];
  • metalli pesanti (Pb, As, Cd, Ni, Al, Ti, Cr, V, Mn, Hg).
Flora briofitica naturale come bioaccumulatore
Presso le stazioni di biomonitoraggio regionale utilizzate per l’applicazione dell’IBL, sarà ricercata la presenza di muschi naturali. Di questi saranno prelevati dei campioni da sottoporre alle medesime analisi previste per la flora lichenica come bioaccumulatore.

Flora briofitica trapiantata come bioaccumulatore
Presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sarà effettuato il monitoraggio del bioaccumulo nella flora briofitica trapiantata. Per questo monitoraggio è previsto l’utilizzo delle moss bags secondo la metodica  che prevede l’esposizione all’interno di sacchetti di rete di nylon su appositi supporti (es. aste di bambù disposte a croce su supporti artificiali o su alberi) a un’altezza di 1,5-2 m dal suolo (o superiore) e per un massimo di nove settimane, di tappetini di muschio Hypnun cupressiforme var. filiforme Brid. raccolti in aree naturali e opportunamente preparati. Terminato il periodo di esposizione, i campioni saranno analizzati in laboratorio tramite comuni procedure di spettrofotometria e gascromatografia, al fine di determinare fenomeni di bioaccumulo delle stesse classi di contaminanti quali IPA, PCB e metalli, come indicato per il bioaccumulo nella flora lichenica naturale. In laboratorio le analisi chimiche andranno effettuate su tutto il materiale incluso nel moss-bag.

PUNTI DI MONITORAGGIO

RAPPORTO CONCLUSIVO

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